La pianta di caffè

Coffea: nome scientifico della pianta del caffè. Appartenente alla famiglia delle Rubiacee, si distingue in una ampia varietà di specie, ma due sono quelle destinate alla produzione della bevanda: Arabica e Canephora, quest’ultima meglio conosciuta come Robusta.

 

 

La specie più diffusa è l’Arabica, la cui coltivazione dà i tre quarti di caffè nel mondo . Le varietà più note sono la Typica e il Bourbon, oltre al Jamaican Blue Mountain.

 

 

L’arbusto Arabica ha un’altezza che varia dai 3 ai 5 metri ; le foglie sono lanceolate e coriacee, i fiori, profumatissimi, hanno 5 petali. Per quanto riguarda la Robusta, la pianta è alta dai 7 ai 13 metri ed ha foglie fini a forma ellittica. Sia l’Arabica che la Robusta hanno il loro habitat naturale nelle zone tropicali a cavallo dell’Equatore ; l’Arabica si coltiva sulle montagne, dai 900 ai 2000 metri, la Robusta si coltiva ad un’altitudine che va dai 200 ai 600 metri e la fioritura avviene più volte durante l’anno.

 

 

La raccolta può avvenire a “stripping” o a “picking”: con il primo metodo si prende il rametto e lo si fa passare tra le dita, portando via, oltre le bacche, anche le foglie, mentre il secondo metodo serve per una migliore selezione, in quanto le bacche vengono staccate singolarmente. Dopo la raccolta, le bacche sono trattate o a secco o in umido, per togliere la polpa dalla ciliegia e il pergamino che avvolge i chicchi.